Descrizione
Il romanzo “Ora siamo ciechi” è una prova coraggiosa di letteratura, che sfida i tempi e le mode. Vuole rappresentare una maniera filologica di usare il linguaggio, lasciando all’espressività il vantaggio della spontaneità e della naturalezza. È un linguaggio che non chiede giudizi, chiede soltanto una sensazione tra lo scrittore e il mondo delle persone, senza alcun giudizio, che impedirebbe il raggiungimento dell’essenza (éidos) della storia, che spesso diventa metastoria per esigenza ontologica. La prassi è anche idea, pensiero e universale messaggio morale. Le parole zampillano, nel buio, senza pudore.
Una metastoria ambienta a Roma in cento giorni di oscurità.
Protagonisti principali sono Leonardo e la sua famiglia che, sotto la coltre di buio, vivono vicende complesse in cui la stessa città diventa un personaggio amaro che inasprisce ancora di più la situazione già complicata: tra furti, immondizia, clochard, topi e gabbiani sempre più aggressivi.
Leonardo, come anche i suoi amici e familiari, vivono un momento in cui tutto è caos, tanto che la psiche del protagonista nel risentirà tra visioni e metamorfosi inaspettate.
Sarà quando il buio s’infittisce che il silenzio e il sesso si incontreranno per le strade romane. Non ci sarà più fede ma solo angoscia esistenziale. Tornata la luce, gli occhi ritroveranno la gioia della rinascita in una società senza pregiudizi. Un nuovo umanesimo.
Il linguaggio del romanzo è complesso e mette in atto ricerche semantiche, di comunicazione, ritmiche, grammaticali e a tratti poetiche e musicali.
L’autore
Antonio Vento
Nato in Calabria nel 1945, l’autore già da ragazzo mostra il suo talento e la voglia d’impadronirsi del sapere imparando da autodidatta la lingua latina, curiosando sulla grammatica greca e leggendo in segreto i libri degli adulti, non le novelle ma i romanzi dei grandi autori come Dostoevskij, Proust, Kafka, Celine, Sartre e tanti altri.
A 15 anni, già scrive racconti e poesie; mentre a Locri, negli anni del Liceo, fonda un giornale intitolato “Arie Moderne”, sul quale affronta problemi sociali e politici nel contesto del Mezzogiorno dove era impegnato politicamente. Il terzo numero di “Arie Moderne” viene sequestrato in tipografia, a Reggio Calabria, dai Carabinieri e vietata la continuità della stampa.
Si laurea presso l’Università “La Sapienza” in Medicina e si specializza in Psichiatria Clinica e Antropologia Forense. Eserciterà queste professioni e insegnerà per molti anni proprio presso “La Sapienza” di Roma oltre che scrivere e pubblicare molti lavori scientifici, letterari, filosofici e poetici.
Partecipa ai movimenti del ’68, in Italia e a Parigi, dove conosce Sartre e Picasso. Mentre nei primi anni Settanta, conosce Bertrand Russell a Londra nella marcia per la pace del lunedì di Pasquetta.
A Trieste, collabora con Basaglia e con Psichiatria Democratica per la chiusura dei manicomi.
In un viaggio in Africa, tra Nigeria e Camerun, nell’anno 1995, fa esperienza di volontariato e scrive un diario di viaggio.
Attualmente è alle prese con la realizzazione di una nuova Commedia, in versi rimati, dal titolo “Generemachia”. In più, con l’aiuto di alcuni intellettuali, lavora per rendere conosciuti molti scritti inediti come poesie, lavori filosofici, romanzi, teatro e, per i più piccoli, favole illustrate, ai quali l’autore dà molta importanza.
Il cofanetto comprende n°2 volumi da 12,5×19 cm
ISBN 9788896823491
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