Descrizione
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Il volume rappresenta una puntuale ricerca storica relativa alle vicende del carcere pontificio di Ascoli Piceno, nel periodo che va dal 1832 al 1840, condotta tramite l’analisi di fonti archivistiche d’epoca.
Il “Carcere del Papa” ad Ascoli venne trasferito nel 1832 negli spazi periferici del Forte Malatesta, considerati più idonei rispetto a quelli del Palazzo Vescovile e dell’ex Convento di Sant’Agostino, luoghi dove i detenuti, essendo in pieno centro cittadino, creavano problemi di ordine e pubblico decoro. L’adattamento del Forte a carcere inizia proprio nel 1832: dall’analisi documentale, emerge la volontà di creare un ambiente più salubre e che sia luogo di rieducazione e non di crudeltà. Il carcere ascolano parrebbe, dunque, essere tra i primi ad avere le caratteristiche definite da Cesare Beccaria e Giovanni Howard nella loro speculazione, in cui il castigo viene inflitto in proporzione al crimine commesso e si tende alla rieducazione dell’individuo.
Oltre alle vicende relative alla trasformazione del Forte in carcere sono riportate (in anastatica) le condanne emesse nel 1832 e i regolamenti e notificazioni promulgati dal 1828.
Collana: Storia
L’autore
Marco Corradi
Titolare della Fas Editore
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