Descrizione
Il racconto di una corrispondenza profonda sui tratti essenziali di vita in un momento severo dell’esistenza.
La fede, il mondo, il dogma, il libero arbitrio, la responsabilità formativa dei giovani.
La città degli uomini torna a proteggersi dalla Natura, dai diluvi, dai terremoti, dalla siccità.
Eppure apparare imbalsamata, ripiegata nella sua conservazione e nell’esaltazione di resilienze identitarie, vernacolari, remote.
Può rispondere alle sollecitazioni di rischio che incombono restando immobile?
Proprio il senso negativo che ha assunto il termine trasformazione diviene il paradigma descrittivo della nostra epoca. Trasformare equivale a distruggere, danneggiare, compromettere.
Ma per ritrovare fiducia, per immaginare il futuro positivo, bisogna mettersi in gioco. Bisogna riprendere la via della storia che celebra la città come corpo vivo in continua mutazione.
Per trovare un tesoro spesso bisogna rompere il suo involucro.
Per salvare spesso si deve interrompere.
Per conservare squarciare. Per recuperare perdere.
Questo vuole essere un libro interrotto.
Un libro squarciato.
Un libro che si confonde con la vita.
Un libro perduto aldilà dei generi.
Diario didattica saggio pensiero sparpagliato volo.
Cronaca tecnica e poesia.
Monologhi e dialoghi in alternanza. Proprio come la vita.
Scopri di più sull’autore Ludovico Romagni
Scopri di più sull’autrice Grazia Maria Traini
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